IO VOGLIO SMETTERE DI PREOCCUPARMI PER...
Qualche anno fa, in una parte in programma ad una nostra riunione, ci era stato chiesto di riflettere su queste parole: “Io voglio smettere di preoccuparmi per…"
La parte riguardava Anna, la mamma del profeta Samuele. Questa fedele donna Ebrea non poteva avere figli, mentre l’altra moglie di suo marito, Pennina, ne sfornava a ripetizione.
Si sentiva affranta e disperata quando si recò a pregare al tabernacolo e in quel luogo, in preghiera, gettò il suo peso su Geova Dio supplicandolo di aiutarla.
La storia Biblica ci dice che dopo avere fatto questo Anna se ne torno a casa molto sollevata, riprese a mangiare e non ci pensò più.
Adesso della cosa si doveva preoccupare il suo Dio e padre.
Proprio la parola: ‘gettare’ è illuminante per noi.
Tutte le famiglie ogni sera vanno a gettare le buste dei loro rifiuti negli appositi contenitori. Avete mai visto qualcuno un’ora dopo aver gettato i suoi rifiuti, scavare nel contenitore per riprendersi e riportare a casa quello che vi aveva depositato?
Noi non possiamo del tutto evitare le ansietà che ci procura questo maledetto sistema di cose. A volte solo vedere il postino che ci mette qualcosa nella buca della posta ci fa alzare la pressione.
Sappiamo benissimo quello che dovremmo fare: Imparare a gettare le nostre ansietà su Geova.
Quali sono oggi le nostre preoccupazioni? Le tasse da pagare? Il futuro dei nostri figli? Non avere una casa di proprietà? L’opinione della gente? I problemi di salute? Che cosa ancora?
Il suggerimento è: mettere figurativamente queste preoccupazioni che non ci fanno vivere bene in un sacchetto della spazzatura e tentare di scordarcele per un poco?
Cosa possiamo fare noi per evitare le preoccupazioni? Possiamo evitare le malattie, la morte, le crisi economiche, le epidemie, i terremoti, la terza guerra mondiale ecc. ecc.
Cosa possiamo fare noi per evitare che accadono le cose che ci fanno stare male? È triste dire questo, ma non possiamo farci proprio niente!
E allora parliamo delle nostre preoccupazioni a Geova e proviamo a rilassarci. Tranquillizziamoci, siamo tutti nelle sue mani eterne e capaci. A noi non servono gli psicologi, lo yoga, la meditazione trascendentale, o una quindicina di giorni in una spa.
A noi serve solo proteggere la nostra amicizia con Geova Dio e, con pazienza, dargli il tempo di realizzare il nostro futuro e la nostra felicità.
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