Solo da qualche secolo le donne si sono ricordate di essere l'altra metà del cielo e hanno cercato di ottenere qualche diritto sociale: votare alle elezioni, o guadagnare un salario paragonabile a quello degli uomini sono state cose per molti secoli considerate contro la logica e persino contro la religione visto che la chiesa cattolica aveva decretato, nel corso di un apposito concilio, che le donne non avevano neanche un'anima.
In Francia, nel 1791, c'era già stato un primo timido tentativo da parte dell'universo femminile di farsi prendere sul serio. Erano gli anni della rivoluzione francese e una scrittrice presentò alla costituente una “dichiarazione dei diritti della donna”, pensando che fosse il momento buono per parlarne. La petizione fu prontamente respinta da Robespierre che, tanto per non perdere l'esercizio, fece ghigliottinare subito l'incauta ambasciatrice. E forse fu anche per questo che il movimento femminista ha avuto un particolare successo in quel Paese.
<< In fondo fra l'uomo e la donna c'è soltanto una piccola differenza! >>
Un uomo presente alla manifestazione, ascoltando queste parole, lanciò in maniera entusiastica il suo cappello in aria ed esclamò:
<< Et alors, vive la difference! >>
( E allora, viva la differenza! )
Comunque appena i maschietti si sono resi conto che nel mondo stava succedendo qualcosa che loro non erano in grado di fermare, hanno prontamente studiato una controffensiva. Hanno cercato di ammansire le meschine a colpi di mimose, e hanno fatto proclamare l'otto marzo:
"Giornata Internazionale della Donna."