Io non so quanto Sir Alfred Joseph
Hitchcock abbia inciso sulla mia psiche di fanciullo nella Salerno che fu.
Fatto sta che i suoi telefilm mi generavano abbastanza terrore. La sigla era improntata all'ironia, ma io ero troppo piccolo per cogliere l'humour britannico del regista, restavo invece impressionato dalla sua voce cupa e dal motivetto che accompagnava la sua entrata in scena: la Marcia Funebre di Gounod. Che è tutto dire…
Invece fra i tanti animali 'eroici' della televisione (Furia, Lassie, Rex) il mio preferito era senza dubbio: “Rin Tin Tin.”
Questo cane aveva un fiuto e un'intelligenza straordinaria, doti che si rivelavano indispensabili nella lotta agli indiani. Al grido di «Iuù... Rinty...!», lanciato da Rusty, correva in aiuto di quanti erano in pericolo e aggrediva ogni pellerossa pronto a scoccare una freccia.
Nella sigla d'apertura, al suono dell'adunata, il Tenente Masters entrava nel forte a cavallo, petto in fuori, sorriso accattivante. Sembrava un alieno di razza superiore.
E si! Bastava poco per rendere felice un ragazzino nella Salerno che fu_
Per quelli che amano le storie della Salerno che fu:
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