Salerno di notte

Salerno di notte
SALERNO SENSACIONAL

venerdì 13 febbraio 2015

LA SALERNO CHE FU’ ! (30)


Uscivo, montavo in bicicletta ed ero a casa di un mio amico. Suonavo il campanello o semplicemente entravo senza bussare e, lui era li, non trovava scuse alcune, non aveva niente di meglio da fare. Era contento di vedermi, e uscivamo a giocare insieme. Anche la madre era contenta di vedermi e mi preparava qualcosa di gustoso da spalmare su di un pezzo di pane.

Il mio amico, prendeva la sua bici e mi  seguiva. 
A volte i freni non funzionavano bene, Sono problemi seri? Mettevamo il piede sulla ruota anteriore consumando le scarpe già rotte. 


A volte chiedevamo qualche lira ai nostri genitori per un giocattolino o un dolcetto. La maggior parte delle volte non ce la davano. 
Rispondevano semplicemente: 
“ Non ci sono soldi! “ 

Non veniva a nessuno in mente di mettersi a piangere e a frignare. Dicevamo:  “ Peccato! “   
Due secondi dopo tornavamo a sorridere spensierati.

Alla sera, d’estate o d’inverno, non c’era molta differenza, scendevamo sotto casa a giocare. 
Non c’era bisogno di spendere soldi per questo. Giocavamo a nascondino, avevamo tutto il verde dei prati che circondava l’abitato, e quando veniva buio, le lucciole venivano a giocare con noi. 

E quando avevamo qualche lira? Il nostro centro commerciale era una semplice  bancarella. 
Potevi trovarci giochi e caramelle, tutto a poche lire. Come era semplice la vita nella Salerno che fu!

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