Nella Salerno che fu non era semplice neanche comprare ai figli i libri per la scuola. Si cercava di ovviare con la ricerca dell’usato. Si compravano a metà prezzo i libri usati l’anno prima da chi era stato promosso nel medesimo istituto scolastico. Le compravendite avvenivano davanti agli istituti scolastici agli inizi di ottobre.
Naturalmente quando si avevano fratelli e sorelle più grandi di età, si poteva usare i loro libri usati, ma questo a volte procurava terribili difficoltà.
Michele, era appunto un ragazzino delle scuole medie del tempo, che usava i libri della sorella più grande. Lei l’anno prima si era innamorata di un compagno di classe di nome Filippo. Il nome era scritto su tutte le pagine dei libri. Cuori disegnati con al centro Filippo. Ti amo Filippo. Frecce sanguinanti con un cupido svolazzante. Filippo ti voglio, e tutto l'armamentario tipico di un'adolescente alla prima cotta.
Da un giorno all'altro il poverino venne isolato. Passava la ricreazione da solo. Durante l'ora di ginnastica gli facevano mettere la tuta solo dopo che si erano cambiati tutti gli altri. Apparvero addirittura delle scritte sui muri della scuola:
MICHELE AMA IL PROFESSORE DI MATEMATICA!
Un Dramma Scolastico per colpa di un libro usato!
Per chi ama le storie della Salerno che fu:
http://rideresalerno.blogspot.it/2016/02/la-salerno-che-fu-62.html
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