Era morto il suo cane! Veramente lo considerava parte della famiglia. Avevano vissuto insieme sedici anni indimenticabili. Per lui era normale pensare al suo diletto amico come ad un essere umano.
Gli venne anche naturale recarsi dal prete della sua parrocchia per chiedergli la possibilità di officiare una messa in onore del suo cane defunto.
Non l’avesse mai fatto! Il prelato fu colto da una crisi isterica:
<< Una messa per un cane? Ma neanche per sogno, ma dove crede di essere? Io queste cose non le faccio, e ci mancherebbe, la fede è una cosa seria! Lei si trova nella casa di Dio! Ma si vergogni ! >>
<< Mi dispiace, io ci tenevo molto e, sapendo che era una cosa insolita, avevo pensato di fare anche un'offerta di trenta milioni per la parrocchia! >>
L'uomo di Dio, si fa per dire, rimase per un attimo senza parole, poi farfugliò qualcosa e si fece ripetere dall'uomo la sua richiesta, adducendo che non aveva capito la domanda iniziale. E poi concluse:
<< Mi scusi non avevo compreso bene la sua richiesta, mi informo della cosa ma penso che si può fare! Lei non mi aveva detto che il suo cane era cattolico! >>
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1 commento:
Per i soldi fanno carte false
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