Vi ricordate la prima volta che avete sentito parlare delle Assicurazioni? A qualcuno nella Salerno che fu è successo a scuola.
Queste venivano visitate da coppie che facevano scrivere sui quaderni, perché le leggessero i genitori, tre o quattro righe in cui si diceva che, con poca spesa, avrebbero potuto Assicurare contro le principali malattie, gli investimenti da parte dei tram, delle carrozzelle e delle poche ma già temibili automobili e, con qualche cosetta in più, anche contro la stessa Morte. Senza l’Assicurazione, invece poteva capitarti di tutto.
Una volta arrivati a casa, la lettura di quelle poche righe da parte dei numerosi parenti, provocava una reazione che avrebbe certamente sbalordito etnologi e sociologi che avessero avuto la ventura di assistervi.
Quando l’ignara coppia di Assicuratori ritornava a scuola trovava le risposte appese al collo di ogni bambino, con le figure dei più efficaci santi, rafforzati da corni e amuleti di varia grandezza e colore.
La gente all'epoca, nella Salerno che fu, contava come unica polizza assicurativa sulla protezione della madonna di Pompei.
<< Figlio mio, se ti chiedono perché non vuoi fare l’assicurazione, digli che tutte le mattine, appena ci svegliamo, noi ci raccomandiamo alla madonna di Pompei e al sacro cuore di Gesù. >>
Per chi ama le storie della Salerno che fu:
http://rideresalerno.blogspot.it/2016/06/la-salerno-che-fu-75.html
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