Salerno di notte

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SALERNO SENSACIONAL

sabato 8 novembre 2014

LA SALERNO CHE FU’ ! (19)


Il rapporto Genitori-Figli è sempre stato conflittuale sin dall'antichità, perché i Padri hanno sempre imposto ai Figli i propri modelli di vita, nella convinzione un poco presuntuosa, che fossero gli unici validi. 

Questo è naturalmente successo a Salerno, come nel resto del mondo. Ma dopo la seconda guerra mondiale, prima negli Stati Uniti e poi in Europa, è nata la Cultura Giovanile. E’ stata questa  a mettere in discussione il modello autoritario della Famiglia. 

Un tempo il cosiddetto gap generazionale era quasi nullo. I Figli consumavano la propria vita conforme, in fotocopia, a quella dei propri Genitori.
Gli stessi tempi, gli stessi cicli, le stesse scadenze. All'improvviso le cose sono cambiate. Pensate alla generazione che ha vissuto la guerra. I loro Figli negli anni 60’ e 70’, hanno visto il boom economico con l’auto e la televisione per tutti, e le conquiste spaziali.  La generazione seguente, a ridosso del 2000, è cresciuta col cellulare, col computer in ogni casa e con internet. 

Alcuni anni fa  sono andato al cinema a vedere un Film dal titolo: “Era Mio Padre”!  Un ragazzino narrava la storia del padre, un sicario della mafia in America. Era evidente nella storia l’affetto, e il profondo rispetto che il ragazzino manifestava per questo Padre, anche se molto particolare.



Penso sia sempre difficile parlare e giudicare i propri Genitori. Mio Padre raccontava sempre che lui da piccolo, era il tempo della guerra, all'età di 13-14 anni, partiva da Salerno con una bicicletta e arrivava a Foggia, dove, incredibilmente, secondo i suoi racconti, riusciva a procurarsi qualcosa da mangiare. Quindi ritornava a Salerno con una scorta tale da nutrire la numerosa famiglia paterna.

Lo so è difficile crederci, e anche io nutro dubbi giganteschi sulla cosa. Ben presto mi sono accorto che mio Padre aveva grandi difficoltà con la verità. Quando diceva qualcosa, bisognava prima estrarne la radice quadrata e poi dividerla per cento.

Quando avevo circa dodici anni e facevo qualche cosa da bambino, naturalmente la cosa capitava spesso, mio Padre mi diceva, chiaramente in dialetto:  “Io quando avevo la tua età, tenevo già tre femmine!”  

A suo modo di pensare, questo avrebbe dovuto incoraggiarmi a crescere in fretta. Certamente gli argomenti a sua disposizione per trasmettermi qualcosa di positivo erano incredibilmente scarsi. 

Però dobbiamo ammetterlo. E’ così difficile giudicare i propri genitori!

Per gli amanti di Salerno e delle sue storie:
http://rideresalerno.blogspot.it/2014/10/la-salerno-che-fu-18.html

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