Salerno di notte

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SALERNO SENSACIONAL

sabato 17 maggio 2014

LA SALERNO CHE FU’ ! (2)


Nella Salerno che fu, parlo dell’inizio degli anni 60’, le alternative erano poche, lo sfogo era la strada.  E poi c’erano i giochi pericolosi!


Alla fine dell’Estate si iniziava con le Cerbottane. Le prime armi usavano proiettili di carta che venivano rinforzati, in caso di battaglia, con lo scotch in punta, per resistere meglio durante le battaglie. I fusi si preparavano prima della guerriglia e se si usava la saliva, dopo pochi minuti, con il sole, si aprivano e ti intasavano la “cannetta” o “cerbottana”. Dopo un po’ di Battaglie ci rendemmo conto che non bastava avere un solo colpo in canna. Nacquero così le cannette doppie, triple, multiple circolari, con mirini, maniglie fatte con le mollette, porta fusi di riserva. Il tutto avvolto da coloratissime strisce di scotch in elaborati ghirigori. Alcuni più cattivi cominciarono ad usare una punta impreziosita da stuzzicadenti, spilli, fili di ferro, pietruzze. Oppure avevano fusi di carta velina e di carta oleata.
 Naturalmente quando non eravamo impegnati nelle nostre guerre interne, cercavamo le nostre vittime all'esterno, la propensione era per l’universo femminile, diciamo tra i 15 e i 40 anni, le vecchiette le lasciavamo in pace.


Poi c’era il periodo in cui si dava prova del proprio coraggio, saltando muri altissimi! Roba da rischiare gli arti inferiori. Ogni tanto qualcuno del giro, informava il gruppo di aver visto un muro nuovo da saltare in un’altra zona, e quindi si partiva tutti insieme alla conquista del nuovo muro. Qualcuno avrebbe fatto un ritorno da eroe. Qualcun altro sarebbe ritornato svilito dalla mancanza di coraggio, ma saltare tre o quattro metri non era da tutti. Insomma per giocare negli anni 60' ci voleva coraggio.

http://rideresalerno.blogspot.it/2014/04/la-salerno-che-fu-1.html


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