Analizziamo da vicino il meccanismo del litigio.
Qualcuno ci dice qualcosa che al nostro orecchio suona come un’offesa o una critica. Potrebbe trattarsi di una osservazione villana, o di una battuta idiota. Cosa succede adesso? Scattiamo subito? Rispondiamo per le rime? Potremmo fermarci un attimo e cercare di capire cosa sta succedendo?
Sì, è sembrato un vero e proprio attacco. Ma lo era davvero? Perché ci ha fatto un’osservazione così cattiva? Noi vogliamo sempre mantenere rapporti pacifici con tutti. Allora cosa possiamo fare?
Potremmo provare ad estrapolare dal discorso solo l'infelice osservazione ricevuta e chiedere rispettosamente all'altra persona cosa voleva dire.
<< Ma tu cosa intendi con…>>
<< Cosa vuoi dire esattamente dicendomi…>>
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Per esempio l'altra persona ci ha detto:
<< Ma tu non capisci proprio niente! >>
La nostra risposta potrebbe essere:
<< Mi hai detto che non capisco niente? Cosa intendi dire? >>
<< Cosa vuoi trasmettermi dicendomi che io non capisco niente, aiutami a capire questa cosa. >>
Cosa facciamo in questa maniera? Stiamo dando all'offensore un’ulteriore possibilità, invitandolo a chiarire cosa intendeva davvero dire.
Spesse volte l’altra persona riconoscerà di avere detto qualcosa di poco opportuno, e coglierà l’invito che generosamente gli abbiamo offerto di fare un passo indietro.
Non vi sembra un atteggiamento saggio e comprensivo? E un primo metodo e spesso da risultati interessanti. Con alcuni andrà certamente bene, con altri non funzionerà. Allora bisognerà provare qualcosa di maggiormente incisivo.
Vi darò qualche altro suggerimento.
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