Salerno di notte

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SALERNO SENSACIONAL

giovedì 29 gennaio 2015

MANUALE AUTODIFESA VERBALE ( 2) _


Quando abbiamo a che fare con i fratelli potrebbe essere più semplice venire a capo di una situazione spiacevole. Sulle cose importanti la pensano come noi. Possiamo sempre fare riferimento a qualche principio Biblico, sappiamo che vogliono il nostro bene e la nostra felicità. 

Ma quando siamo a scuola, sul posto di lavoro o semplicemente quando il nostro interlocutore non ha le nostre stesse coordinate religiose, cosa possiamo fare se siamo vittime di un attacco verbale? 

Prima di tutto riflettiamo, si tratta solo di parole: parole pronunciate, che in sostanza non sono che suoni, non si fa in tempo a pronunciarle, che già si sono volatilizzate. Le parole hanno davvero vita breve: 'Verba volant' dicevano gli antichi Romani.

E vero, quelle parole ci hanno fatto stare male! 

<< Tu non capisci proprio niente! >> 

<< Sei senza speranza! >>

E noi abbiamo scelto come rispondere:

<< Cosa intendi esattamente dicendo che io sono senza speranza? >>

<< Che significato devo dare al fatto che mi dici che non capisco niente? >>

Forse una volta quando qualcuno si permetteva di dirci qualcosa di offensivo reagivamo diversamente. Dopo ci sentivamo bene? Non eravamo noi i primi a soffrire per la situazione? Che cambiamento abbiamo fatto! Oggi decidiamo di offrire all'offensore un’ulteriore possibilità, invitandolo a chiarire le sue offese.




A questo punto cosa fare se l’altra persona non risponde positivamente, ma continua con le sue battute sciocche? Abbiate pazienza un altro poco, ricordate: 'Sono solo parole', chiedete a Noemi. 

Potreste fare un'altra cosa: provare con una frase di questo tipo:
<< Le tue parole mi hanno fatto male. Potrei sapere perché mi hai detto queste cose? >>

State concedendo, e non siete tenuti a farlo per forza, la possibilità all'altra persona di spiegarvi cosa si nasconde dietro la sue offese. Probabilmente è arrabbiato con voi. Chi lancia frecciatine in continuazione sta semplicemente dicendoci: << Io ce l’ho con te per qualcosa. >>

E' il vostro invito pacifico a risolvere la questione. È una proposta, niente di più. In fondo non potete pretendere che l'altro/a l'accetti per forza. Se prosegue con i suoi commenti sgradevoli dovete accettare il fatto che per il momento non è possibile ragionare con questa persona. Avete fatto il possibile, avete proposto all'offensore il dialogo, pur avendo tutti i motivi per prendervela ed arrabbiarvi.  

Comunque la cosa non finisce qui, vi do appuntamento al prossimo post!

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