Come quasi tutti i bambini anche a me piaceva il calcio! Poi abitare proprio di fronte ad uno stadio di calcio comunque ti coinvolge. Respiri un’aria particolare. Sei sempre al centro dell’avvenimento. E io ero a pochi passi dall'ingresso dei distinti dello stadio Vestuti!
Le partite di calcio permettevano a noi ragazzini che abitavamo in zona anche di guadagnare qualcosa. La gente che veniva a vedere la partita aveva bisogno di parcheggiare l’auto da qualche parte. E così noi ragazzini ci offrivamo di guardare le loro auto mentre loro erano alla partita, affinché non venissero rubate o manomesse. Naturalmente poi non lo facevamo, andavamo anche noi a vedere la partita. Però al termine dell’incontro di calcio ci facevamo trovare un altra volta sul posto per ricevere la mancia.
Se perdeva o pareggiava erano arrabbiati come i ricci e non prendevamo quasi niente. A volte andava veramente bene e con i soldi guadagnati si andava la sera al cinema e in pizzeria. Naturalmente quando quelli più grandi intuirono le possibilità di guadagno con le auto, noi ragazzini fummo messi da parte.
Non dovetti escogitare invece idee delittuose per vedere la partita di calcio la domenica. Da casa mia, abitavo al primo piano, non era possibile vedere la partita. Ma salendo al secondo piano da una vicina, questo era possibile. Non si vedeva il campo tutto intero però, per avere questa possibilità bisognava andare al terzo piano.
Comunque con mio padre ogni domenica potevo assistere gratis alla partita di pallone. Certo andare allo stadio è tutta un’altra cosa! Però anche negli anni 60’ gli stadi erano un posto pericoloso. Spesso si verificavano scontri con la polizia o con i tifosi avversari. Le sirene delle ambulanza al termine della gara erano molto frequenti, così come le invasioni di campo e le bombe lacrimogene!
Per chi ama le storie della Salerno che fu:
http://rideresalerno.blogspot.it/2016/03/la-salerno-che-fu-66.html
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