“Sfoggiare abiti firmati o un’abbondanza di gioielli, auto di lusso, case superaccessoriate, infilarsi un paio di jeans di marca o qualsiasi altra cosa di marca”, afferma Chaytor D. Mason, psicologo dell’Università della California del Sud,
“Può elevare l’insicuro, dall’avvilente sensazione di non essere nessuno, a quella, fantastica, di sentirsi qualcuno, e di ragionare così:
"Se non credi a me, dà un’occhiata all’etichetta!"
“KUNGSHI, kungshi fa tsai!”
(Congratulazioni, possa tu diventare ricco!)
Questo rituale augurio che i Cinesi si scambiano in occasione del loro capodanno, pone l’accento sul successo materiale come si fa ormai un po’ ovunque.
La realtà è che, specialmente nei paesi occidentali, molti sono presi dalla ricerca del benessere e dalla vita comoda che esso garantisce. E naturalmente quello che viene meno è la ricerca della spiritualità.
E meglio un piatto di lenticchie o le benedizioni eterne che Dio ha promesso?
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