Le Colonie estive erano strutture situate presso località marine o montane destinate al soggiorno di bambini e adolescenti che vi svolgevano attività ludiche e ricreative.
In Italia sorsero per iniziativa dell'Ospedale di Lucca nel 1822 che organizzò a Viareggio la prima Colonia per i bambini di strada.
Durante il Fascismo le Colonie per bambini e ragazzi avevano lo scopo di sostenere le famiglie meno agiate e offrire un periodo di attività fisica e ludica per le future generazioni.
Dopo la Seconda guerra mondiale venne riconosciuto il carattere formativo ed emancipante delle Colonie, le quali non erano più rivolte alle sole fasce svantaggiate. A partire dagli Anni 1970', esse passarono di competenza alle amministrazioni Comunali, e agli Enti pubblici.
Tempo di registrarci, farci guardare da un medico e via. Mia madre mi salutò con grande trasporto e un poco di emozione, lasciandomi li con una piccola borsa contenente poche cose mie personali. Io non ero tanto convinto della cosa, mi guardai intorno cercando di riconoscere nei piccoli compagni di sventura qualche viso familiare. Non trovando assolutamente niente di familiare attorno a me, appena mi accorsi dell’arrivo del pullman che ci veniva a prelevare, presi le mia decisione irrevocabile.
Ad ogni costo, non sarei andato in Colonia.
Via! Ritorno a casa a piedi. Non ero fatto per la Colonia estiva. E in verità quando Mamma venne ad aprire e mi vide davanti alla porta con la piccola borsa a tracollo, non mi sembrò neanche tanto, tanto sorpresa.
Per chi ama le storie della Salerno che fu:
http://rideresalerno.blogspot.it/2016/05/la-salerno-che-fu-74.html
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