Paolo Migone è un comico, cabarettista e disegnatore italiano, l’avremo visto e sentito qualche volta a Zelig. Ha 60 anni, qualche cosa sulle donne l’avrà pure capito, questa ne è la sua interpretazione:
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Facciamo un passo indietro. Negli anni Sessanta la Donna stava in casa, faceva la massaia. Una domenica mattina si autoproclamò: “ Reginetta della casa” dal balcone, capo indiscusso, mentre l'uomo e marito andava a lavorare. Ruoli separati, un equilibrio instabile, certo, ma almeno c'era un equilibrio. Dinamico, ma c'era.
A un certo punto la Donna cambiò, e disse:
<< No, voglio inserirmi nella società. Voglio inserirmi, voglio crescere, capire, capirmi. Voglio lavorare anch'io. >>
Io non voglio convincere nessuno. Vi voglio portare degli esempi!
Marito e Moglie, un tavolo, un ristorante, un apparato digerente identico; mangiano, ovviamente mangia anche lei, come un maiale, di tutto, anche il tiramisù, l'ammazzacaffè, il limoncello, tutto!
Dopo un po' arriva una terza figura, con una camicia bianca, una giacchetta nera e parla di un conto. Conto?
La parola "Conto" è molto facile, è corta, intelligibile. No! L'apparato uditivo della Donna non la coglie! Non la decifra. Alla parola "Conto" la Donna si paralizza e comincia a toccarsi i capelli. Nasconde la borsetta sotto il tavolo! Sono stati fatti degli studi. Se la cassa del ristorante è a destra, la Donna guarda a sinistra. Abbiamo anche provato a spostare la cassa del ristorante. Lo sguardo della Donna si sposta sempre dalla parte opposta.
Certo! L’unica parità che alla Donna non interesserà mai è quella del portafoglio.
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