Salerno di notte

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SALERNO SENSACIONAL

giovedì 7 novembre 2019

LE VOSTRE STORIE (7)


L’anno scorso è stato fatto un sondaggio sulle donne Italiane più desiderate. Il 39% degli uomini single italiani ha votato per le donne Pugliesi. Secondo questa ricerca saremmo:
belle, spigliate, sorridenti e brave a cucinare. Attaccate ai valori della famiglia, abituate a combattere il pregiudizio e le discriminazioni, ma anche testarde e un poco permalose. 

Solo partendo da questi presupposti riesco a capire quella che è stata la storia della mia vita e ve la propongo in maniera sincera e aperta, come è mia abitudine.

Già da ragazzina ho compreso di avere un carattere forte e determinato. Odiavo fare le cose per convenzione e non mi piaceva essere costretta e comandata. Il mio approccio con la religione è stato alquanto traumatico.

Mi costringevano a svegliarmi ogni mattina prestissimo per portarmi alla messa delle 06,00,  quella considerata delle persone anziane. L’unica bambina presente ero io. Proprio il modo giusto per avvicinare una bambina a Dio.

Così sono cresciuta nel mio piccolo paese, in provincia di Foggia, disinteressandomi completamente della religione. Non era una cosa che mi avevano fatto amare. Ce l'avevano messa tutta e ci erano riusciti benissimo, mi avevano allontanata da Dio. E così è stato fino a quando mi sono sposata.

Di tanto in tanto coppie di Testimoni di Geova venivano a bussare a casa mia, io regolarmente prendevo le riviste che mi lasciavano e le buttavo via. Leggere non mi piaceva e specialmente le cose che non capivo.

Rimasi incinta del mio primo figlio, ma verso gli otto mesi della gestazione sorsero complicazioni. Ebbi una forte emorragia e i medici mi dissero che al bambino non si era formata la calotta cranica, aveva il cervello scoperto. E così persi il bambino. Potete comprendere, immaginare, come mi sentii triste, disperata e addolorata.

In quella situazione venne a predicarmi una  Testimone di Geova molto gentile che si trovava in ferie in quel periodo nel nostro paese. Resasi conto della mia situazione mi parlò della risurrezione dei morti. Io avrei potuto riavere e crescere quel bambino che avevo perso.

Il mio cuore si aprì e accettai uno studio biblico. Ovviamente nella mia famiglia si scatenò l’inferno. Non avevo contro solo mio marito, a casa mia arrivò mia suocera, e poi mio padre.

Quaranta anni fa una cosa del genere in un piccolo paese in Puglia? Era inimmaginabile. Ogni parente si sentiva legittimato a venire a comandare a casa tua. Dovetti realmente puntare i piedi e tirare fuori tutto il mio carattere, altrimenti mi avrebbero annientata.

Intanto facevo progresso e mettevo in pratica  quello che imparavo. Bastava che mi dicevano quello che dovevo fare, perché lo dovevo fare e, dove era scritto nella Bibbia. 

Avevo il vizio del fumo e la casa piena di immagini religiose, da un giorno all'altro pulii tutto. Intanto la mia famiglia cresceva. Io e mio marito abbiamo avuto quattro figli, due maschi e due femmine.

Quando mio marito si rese conto che io dovevo andare all'adunanza andò letteralmente in escandescenze, iniziò a sbattere le sedie e a lanciarmi cose contro. Io preparai i bambini e andai. Quando ritornai gentilmente gli dissi che le adunanze non erano una alla settimana, ma tre. Poi iniziò a studiare anche lui e le cose cominciarono ad andare bene.

Adesso mi piacerebbe tanto scrivervi che da allora in poi le cose andarono sempre bene, e vorrei parlarvi di tutti i risultati positivi raggiunti come famiglia, spiritualmente parlando.

Ma questa è una storia vera, devo raccontarvi  quello che è realmente successo.



Cominciarono problemi di natura economica con una parente, tanto che fui costretta  prima a lasciare la casa dove abitavo, poi ad affittarla, e poi a venderla, ma ci rimettemmo molto denaro, infine per trovare un poco di pace e per motivi di lavoro ci trasferimmo in una zona delle Marche. Lì purtroppo i problemi continuarono e furono dovuti ai nostri figli che ebbero problemi nei loro matrimoni. 

Questi avvenimenti in successione avvelenarono la mia spiritualità e quel che è peggio mi portarono a covare molto rancore verso gli anziani della mia congregazione, che io ritenevo, responsabili di non aver seguito bene le nostre situazioni. 

Avevo lottato tanto per  portare la mia famiglia nella verità, ero stato il carro trainante e tutti mi avevano seguita. Nella stessa identica maniera portai tutta la mia famiglia fuori dalla Congregazione. 

Mi allontanai completamente. Gettai tutto quello che in qualche maniera mi ricordava di essere stata una Testimone Di Geova. Non volevo vedere gli anziani e rifiutai qualsiasi aiuto che nel corso del tempo mi offrirono. Ce l’avevo con tutti, anche con Geova Dio.

Siamo stati lontani dal popolo di Dio per tredici lunghi anni. Finché un giorno, ricordo il particolare, io e mia figlia  eravamo fuori al balcone di casa nostra. Stavamo preparando la carne alla brace e io le dissi:
<< Figlia mia, lo sai, ho tanta voglia di sentire un discorso Biblico!  >>

Subito cominciammo a parlarne: 
<< Ma non voglio andare alla nostra sala. Andiamo in un altra sala.  >>

E mia figlia mi rispose:
<< Mamma sarebbe bello, in effetti Geova non ci ha mai fatto niente. >>

Io sono testarda, ma non sono stupida. Capii che se volevo tornare veramente a Geova dovevo tornarci nella mia Congregazione. E così è successo.

Oggi, io, mio marito e una mia figlia siamo di nuovo Testimoni di Geova. Il marito di mia figlia sta studiando la Bibbia. Anche un altro mio figlio sta riprendendo a studiare, anche se fra mille problemi. Non so se riuscirò nel tempo a recuperare qualche altro mio figlio, ma spero e prego molto.

In questi giorni sento un gran parlare del corona virus e vedo qualcuno, anche nella Congregazione Cristiana, mostrare qualche segno di preoccupazione. A me viene da sorridere.

Penso a tutte le battaglie che ho combattuto nella mia vita. A quelle che ho vinto e a tutte quelle che ho perso, ma oggi sono più che mai determinata, testarda e decisa a servire Geova per sempre.


2 commenti:

SabrinaS. ha detto...

È incoraggiante comprendere che l'umiltá ti ha fatto comprendere che prov. 17:17non va con l'imperfezione ma, non deve rimanere alla fonte di Meriba perchè Geova la porterá nella tua congregazione, oOps nel deserto AriOops bel nuovo mondo! Per 1000 anni! Na'passeggiata! 😀😊grazie bella sorella pugliese, se ho letto bene!!! 😊grazie del tuo incoraggiante comtributo!...💪

Unknown ha detto...

COMMOVENTE.E'INCORAGGIANTE