I Ragazzi che hanno visto la luce a cavallo del Duemila, non solo a Salerno, hanno trovato un mondo completamente diverso da quello di soli quaranta anni fa.
Giocare con palline di vetro, con palle di carta di giornale per strada, scansando le rare automobili. Qualsiasi piazzetta diventava un campetto di calcio. Qualsiasi muro una sfida da vincere, saltandolo e dimostrando il proprio coraggio agli altri. Era una continua avventura, qualcosa di stimolante da scoprire giorno dopo giorno.
Se guardiamo la vita di allora con gli occhi dei ragazzi di oggi, sembra un miracolo solo l’essere diventati adulti. Senza cinture di sicurezza, senza casco, senza airbag, in abitazioni con piombo ed amianto. Bevendo acqua direttamente dal rubinetto, invece che da una bottiglia di acqua minerale. Lanciati su carrettini a rotelle costruiti con pezzi rudimentali e scarti vari, per strade in discesa senza nessun freno. Appesi alle parti posteriori delle auto cavalcate agli incroci delle strade. A rovistare fra i contenitori giganti di spazzatura, per trovare qualcosa di nuovo con cui giocare.
E’ poi? Eravamo così stanchi che, prima delle 22,00, letteralmente crollavamo dal sonno!
E si dormiva davvero! Perché la gente a Salerno, come nel resto del mondo, di notte dormiva, non usciva per la movida o per le notti bianche. Chi usciva dall'ultimo spettacolo del cinema a mezzanotte, trovava deserto e silenzio!
Che bel Progresso ha fatto l’uomo!
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