Salerno di notte

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SALERNO SENSACIONAL

sabato 31 gennaio 2015

LA SALERNO CHE FU’ ! (28)


Nella Salerno che fu, non può mancare un riferimento ai calendarietti che i Barbieri di una volta, specialmente nelle festività di fine anno erano soliti offrire ai propri clienti.

La speranza per i Barbieri, ma soprattutto per i loro commessi, era ottenere, per l’occasione festiva qualche lauta mancia. I piccoli calendari erano avvolti in una carta semitrasparente, alluvionati da profumi d’incerta e inquietante provenienza, (Notti d’Oriente? Lavanda Cannavale?) Ma di straordinaria e testarda persistenza, sul fianco avevano un cordoncino per poterli estrarre con facilità. 

Erano colmi di immagini, le più varie: scene di opere liriche, film famosi, ritratti di attrici, ma i più richiesti contenevano disegni o foto di ragazze discinte.



Naturalmente quando si usa il termine “Discinte”, si deve pensare a come poteva essere una ragazza discinta negli anni cinquanta-sessanta, oggi equivarrebbe a: “ Ragionevolmente casta, come appena uscita da un collegio di Orsoline. “

Tali calendari, comunque, per l’epoca erano considerati osé, infatti si gridò allo scandalo e furono anche aboliti, insomma venivano dati di nascosto, sano contrabbando. 
Ripetiamo! Nulla di volgare! Solo, diciamo così, stuzzicanti. Tutti li accettavano. Chi con un sorriso, chi con qualche battutina. 

Le madri e le mogli, si sa, non li apprezzavano molto, ma non li buttavano via. Dopo qualche giorno finivano, come tutti i sogni, in un cassetto a profumare i fazzoletti e la biancheria intima.

Per un ragazzo del 60’ ricevere uno di questi calendari dal proprio barbiere, era considerato un rito di passaggio all'età adulta. Da quel momento lì, non eri più nella categoria bambini.

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