Salerno di notte

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SALERNO SENSACIONAL

giovedì 22 dicembre 2016

LA SALERNO CHE FU’ (88)


Se il punto debole della Scuola anni 60’ erano le punizioni corporali, il punto forte - per così dire - era la serietà degli studi, e sotto questo aspetto si tratta di una Scuola da rimpiangere. 

I genitori dei ragazzi prendevano in seria considerazione la Scuola e gli Insegnanti, non fosse altro perché un titolo di studio sembrava potesse essere garanzia di lavoro per i figli. Le mamme ci tenevano a mandare i loro figli a Scuola con il grembiule pulito, la testa ben pettinata e le scarpe lucidate. 

Nel panierino c'era sempre un tovagliolo di stoffa per pulire la bocca dopo mangiato. Le mamme prima di salutarci ci davano sempre un'ultima occhiata, onde assicurarsi che tutto era in ordine.



I manuali scolastici di quel tempo erano per le Elementari - il sussidiario e il libro di lettura. Due oggetti da trattare con delicatezza, due 'beni' da custodire con la massima attenzione, come d'altronde tutto ciò che conteneva la cartella (la quale aveva un suo profumo particolare): il contenitore di legno dei pastelli Giotto, l'album da disegno, i quaderni, la carta carbone e altro... 

Per salvaguardare le copertine di questi libri, si usavano fodere di plastica, o semplice carta fiorata. Tale protezione si usava anche per i quaderni più costosi.

E tutto aveva un profumo particolare, un sapore particolare. Questo prima degli scioperi, delle assemblee di classe, e del 68’!

Per chi ama le storie della Salerno che fu:
http://rideresalerno.blogspot.it/2016/12/la-salerno-che-fu-87.html

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