Charles Sanders Peirce, filosofo e scienziato statunitense, vissuto agli inizi dello scorso secolo disse in una occasione:
“Ogni uomo è pienamente convinto dell’esistenza della Verità, altrimenti non farebbe alcuna domanda”.
In un suo libro, il prof. Vincent R. Ruggiero, si dice sorpreso che a volte anche le persone intelligenti sostengano che la Verità è relativa. Egli fa questo ragionamento:
“Se ognuno determina la propria Verità, l’idea di uno non può essere migliore dell’idea di un altro. Sono tutte sullo stesso piano.
Ma se tutte le idee sono uguali, a che serve fare ricerche in un dato campo? Perché scavare per trovare risposte nel campo dell’archeologia? Perché ricercare le cause della tensione in Medio Oriente? Perché cercare la cura del cancro? Perché esplorare la galassia? Queste attività hanno senso solo, se alcune risposte sono migliori di altre, se la Verità è qualcosa di separato e distinto dalle opinioni individuali”. — ‘The Art of Thinking’.
Esistono Verità verificabili, dicono alcuni; sono intorno a noi, e ci fidiamo d’esse specie quando è in gioco la nostra vita.
Il problema diventa irrisolvibile se invece tocchiamo temi di morale e di fede. Se si parla dell'autorità della Bibbia, o In questi casi qualunque pretesa di Verità è respinta come teorica o pericolosa.
E questa cosa un senso non ce l'ha!
Per altre informazioni su queste tematiche:
http://rideresalerno.blogspot.it/2015/07/e-se-cristo-tornasse-29.html
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