La gente comune, naturalmente non informata, associa l’idea 'fine del mondo' con gli insegnamenti dei Testimoni di Geova, ma di questo argomento si è sempre parlato.
Ne parlò Gesù Cristo e le sue parole sono riportate nei Vangeli. Ne hanno parlato i suoi nominali, spesso non autentici, seguaci dopo la sua morte. E nel corso degli anni tanti hanno continuato ad essere attenti all'argomento.
Le informazioni storiche riguardo alla speranza o al timore di un intervento Divino negli affari umani sono numerose, eccone solo qualcuna:
Sant’Agostino ( 350-430 ev) e San Girolamo (342-420 ev. ) ai loro tempi credevano di poter indicare come: “Prossima la fine del mondo”.
“Desideriamo pure che Vostra Maestà sappia, come abbiamo appreso nella Sacra Scrittura dalle parole dell’Iddio Onnipotente, che la fine del mondo presente è ormai prossima e che si avvicina l’eterno Regno dei Santi”.
Secondo l’eremita e teologo tedesco Bernardo da Turingia la fine sarebbe venuta Nel 992’ e.v.
E proprio mentre si avvicinava l’anno mille, contando dalla nascita di Cristo, molti credevano che la fine del mondo fosse imminente. Si racconta che all'epoca, l’attività artistica e culturale nei monasteri europei fosse quasi completamente cessata.
Eric Russell, nel suo libro ‘Astrology and Prediction’ (Astrologia e predizione), afferma che all'avvicinarsi dell’anno mille c’era una formula alquanto comune nei testamenti che venivano redatti: “Visto che la fine del mondo si sta avvicinando...”
Ma naturalmente le predizioni riguardo alla fine del mondo continuarono anche dopo l’anno mille…
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