Secondo un sondaggio pubblicato in un settimanale cattolico Francese, ‘Le Pèlerin’: in questa nazione, dove la maggioranza delle persone si dichiara cattolica, un sorprendente novanta per cento della popolazione non crede più nel peccato.
Per quel che riguarda gli Stati Uniti, diversi anni fa il dott. Karl Menninger, considerato il “padre" della psichiatria americana scriveva:
<< Come nazione, abbiamo ufficialmente smesso di peccare una ventina d’anni fa. >>
<< L’ultima volta che un Presidente Americano ha menzionato in pubblico il peccato fra i principali problemi del paese è stato nel 1953. >>
Un sinodo mondiale dei vescovi tenuto a Roma, e a cui hanno partecipato alcune centinaia di vescovi cattolici romani, aveva l’obbiettivo, riferiva il ‘New York Times’, d’invertire il drastico calo nel numero dei cattolici che vanno a confessarsi.
Il problema è che nella società moderna tutti si ritengono onesti e incorruttibili. Ci troviamo dinanzi a fenomeni sociali che ci fanno capire sempre più quanto il concetto del peccato sia in ribasso.
La norma è: << Che c’è di male, fanno tutti così! >>
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