Salerno di notte

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mercoledì 11 luglio 2018

LA VITA DI CRISTO_ (66)


Noi conosciamo molto della vita e del pensiero di Cristo. I suoi insegnamenti sono stati attentamente esaminati e interpretati nel corso dei secoli. Egli espresse concetti rivoluzionari per i tempi in cui è vissuto e in realtà alcune cose  che disse risultano ancora incomprensibili oggi a molti. 

In un’occasione  usò questa espressione: 
“Verissimamente vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete vita in voi. Chi si nutre della mia carne e beve il mio sangue, ha vita eterna, e io lo risusciterò nell’ultimo giorno; poiché la mia carne è vero cibo, e il mio sangue è vera bevanda. Chi si nutre della mia carne e beve il mio sangue rimane unito a me, e io unito a lui.”

Quale conseguenza ebbero queste sue parole? Molti dei suoi discepoli, avendo udito questo, dissero: “Questo discorso è offensivo; chi lo può ascoltare?” E il vangelo continua: “Per questo molti dei suoi discepoli se ne tornarono alle cose [lasciate] dietro e non camminavano più con lui. Perciò Gesù disse ai dodici: ‘Non ve ne volete andare anche voi, vero?’ Simon Pietro gli rispose: ‘Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna;  e noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Santo di Dio”.



Cosa possiamo imparare da questo episodio della vita di Cristo?

La Bibbia e in particolare i Vangeli sono stati scritti in una maniera così semplice che realmente tutti possono comprendere lo spirito di quello che vogliono trasmettere. Significa questo che ci deve essere tutto chiaro al 100/100?

Ci sono cose scritte nella parola di Dio, e io l’ho letta tante volte, a cui io non sempre riesco a trovare spiegazioni, alcuni versetti, delle frasi, degli avvenimenti, e so anche che Geova l’ha fatta scrivere in maniera tale che chi vuole trovare una scusa per lasciare la verità riesce a trovarla senza problema alcuno.

Faccio solo qualche esempio: 
1)-     La condizione e l’infelicità di tante donne nel periodo in cui Geova tollerò la poligamia praticata anche da suoi servitori;

2)-    Quando leggo agli inizi di primo re le raccomandazioni di Davide a suo figlio Salomone, in cui gli fa un elenco di persone che dovrà mettere a morte, mi viene sempre in mente una scena di un film su soggetto mafia, in cui mentre si festeggiava un matrimonio, nella stesso momento venivano uccise alcune persone su incarico di chi stava festeggiando al matrimonio;

3)-     E certamente per chi ama gli animali veramente, non mi riferisco a quelli che dicono di amare gli animali e poi se li mangiano, risulta difficile comprendere perché Geova abbia a un certo punto dato all'uomo il comando di mangiarli, o perché per tanti secoli nel tempio, per ricevere il perdono Divino, sia stato necessario scannare milioni di animali innocenti.  

Le parole di Pietro: “ Da chi ce ne andremo solo tu hai parole di vita eterna” ci devono indicare la giusta strada, insieme alla consapevolezza che sicuramente in futuro ci sarà tutto più chiaro. 

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