sabato 5 ottobre 2024
venerdì 16 agosto 2024
LA VELOCITA’ DEL COCCODRILLO!
In un periodo del genere trovi di tutto, anche qualcuno che in una trasmissione televisiva cerchi di rispondere al quesito:
<< Quale potrebbe essere il miglior modo per sfuggire a un coccodrillo che ci insegue su di un terreno asciutto? >>
Qualcuno nel passato aveva affermato che un metodo appropriato sarebbe stato quello di:
Secondo lo zoologo britannico Adam Britton, adottare questa tecnica, aumenterebbe le probabilità che finiamo nelle fauci del coccodrillo. Lui afferma, al contrario, che la maniera più veloce per distanziarlo sarebbe quella di:
Lo zoologo dice che se siamo in buona forma fisica possiamo vincere la gara con il coccodrillo senza problemi. La maggior parte dei cocco infatti tiene un'andatura tra i 13 e i 16 chilometri l'ora, ma solo per una corsa breve.
domenica 30 giugno 2024
ARRIVATI AL CAPOLINEA?
Che gli Anziani si siano scocciati di rimanere fermi ad aspettare il giorno inevitabile del loro decesso, lo avevamo capito tutti e ve l’avevo segnalato da tempo in alcuni Post:
http://rideresalerno.blogspot.it/2014/02/nonne-allo-sbando.html
http://rideresalerno.blogspot.it/2014/01/nonne-terribili.html
Però alcuni vecchietti, (per così dire), stanno proprio esagerando. Fanno cose incredibili!
Ho letto di Dolly Saville qualche anno fa, era la cameriera più anziana del mondo e stava per compiere 100 anni, ma non aveva intenzione di andare in pensione. La donna lavorava da ben 74 anni al The Red Lion Hotel, a Wendover, in Inghilterra, dove aveva iniziato a servire birre nel 1940, e continuava a lavorarci tre giorni alla settimana, sempre in piedi a pulire tavoli, lavare bicchieri e servire i clienti. Nel corso degli anni aveva servito oltre due milioni di boccali di birra. Quando aveva iniziato a lavorare nel locale, a ventisei anni, la Gran Bretagna stava per entrare nella Seconda Guerra Mondiale. Il re era Giorgio VI ed il primo ministro Winston Churchill. Nel corso degli anni aveva avuto tra i clienti numerosi personaggi famosi, tra cui Pierce Brosnan ed Elizabeth Taylor.
venerdì 8 marzo 2024
LA FESTA DELLE DONNE_
Solo da qualche secolo le donne si sono ricordate di essere l'altra metà del cielo e hanno cercato di ottenere qualche diritto sociale: votare alle elezioni, o guadagnare un salario paragonabile a quello degli uomini sono state cose per molti secoli considerate contro la logica e persino contro la religione visto che la chiesa cattolica aveva decretato, nel corso di un apposito concilio, che le donne non avevano neanche un'anima.
In Francia, nel 1791, c'era già stato un primo timido tentativo da parte dell'universo femminile di farsi prendere sul serio. Erano gli anni della rivoluzione francese e una scrittrice presentò alla costituente una “dichiarazione dei diritti della donna”, pensando che fosse il momento buono per parlarne. La petizione fu prontamente respinta da Robespierre che, tanto per non perdere l'esercizio, fece ghigliottinare subito l'incauta ambasciatrice. E forse fu anche per questo che il movimento femminista ha avuto un particolare successo in quel Paese.
<< In fondo fra l'uomo e la donna c'è soltanto una piccola differenza! >>
Un uomo presente alla manifestazione, ascoltando queste parole, lanciò in maniera entusiastica il suo cappello in aria ed esclamò:
<< Et alors, vive la difference! >>
( E allora, viva la differenza! )
Comunque appena i maschietti si sono resi conto che nel mondo stava succedendo qualcosa che loro non erano in grado di fermare, hanno prontamente studiato una controffensiva. Hanno cercato di ammansire le meschine a colpi di mimose, e hanno fatto proclamare l'otto marzo:
"Giornata Internazionale della Donna."
martedì 31 ottobre 2023
FUOCHI DI ARTIFICIO_
Vi piacciono i fuochi di artificio?
Basta
osservare con attenzione i volti di chi li ammira esplodere in cielo per
accorgersi che i primi sorrisi, mentre lo spettacolo avanza, si mutano in
sguardi prima assorti, poi tristi e malinconici.
Sono tanto attesi, sono belli da vedere, ma passano in fretta, e alla fine cosa resta? Solo del fumo. I fuochi d'artificio sono la perfetta parabola della vita dell’uomo sulla terra. Alla fine rimane solo dello stupido fumo.
Le
avventure passate, i momenti importanti, quelli sciocchi, tutte le forze
impiegate per ottenere un risultato che poi regolarmente si è rivelato fugace e
vano. Brevi attimi di felicità e tante, tante, tante preoccupazioni. E poi per
arrivare dove? Per raggiungere cosa?
Anche
la nostra vita, più o meno significativa, sta passando così rapidamente. Stiamo
arrivando anche noi agli ultimi botti? E per questo motivo che la gente quando
guarda i fuochi d'artificio s'intristisce. Dopo averli attesi tanto, non è
possibile, e già finito tutto?
Una
corsa verso il niente!
venerdì 13 ottobre 2023
UN ETERNO LUNA PARK_
lunedì 11 settembre 2023
BUON LAVORO_
I Lavori ci sono! Non saranno più quelli di una volta. Bisogna cambiare spesso. Ma ci sono!
Alcuni Imperdibili già ve li ho segnalati:
http://rideresalerno.blogspot.it/2013/12/avanzano-i-nuovi-lavori.html
Eccovi le ultime offerte di Lavoro. Sono molto richieste queste Figure:
1)- SPAVENTATORE PUBBLICO!
Il Soggetto si nasconde dietro dei rami e spaventa i passanti. La scena scatena l’ilarità dei presenti e per questo qualcuno spesso lascia qualche dollaro. Secondo quanto racconta lo stesso Johnson, inventore di questa nuova opportunità, questa attività gli frutta anche 60.000 Dollari all’anno. E’ attivo in questo lavoro dal 1980 a San Francisco.
Dice che sceglie accuratamente le vittime, in base all’età, a come camminano, a come respirano e al modo di fare in generale, in modo da evitare quelli che probabilmente non apprezzerebbero o che potrebbero avere conseguenze negative dalla sua esibizione.
Utilizzando direttamente i Gatti come collaudatori, si trova qualche difficoltà, dato che può essere difficile avere da loro suggerimenti e indicazioni. Ecco che allora si usano esseri umani.
Non è un lavoro semplice, l’Assaggiatore deve sapere individuare e identificare i sapori graditi ai Gatti. Provate e vedrete che è molto difficile!
Allora, Basta con le scuse, il Lavoro c'é!
venerdì 11 agosto 2023
VIVERE BENE_
UMBERTO VERONESI.
Presidente e fondatore della Fondazione ‘Umberto Veronesi’, ha ricoperto il ruolo di ‘Direttore scientifico Emerito’ dell’Istituto Europeo di Oncologia.
Si è inoltre distinto per le sue lotte in difesa dei Diritti degli Animali e dei Diritti Civili.
È morto l’8 novembre 2016 all’età di 91 anni nella sua casa di Milano.
Ecco i suoi consigli per una sana alimentazione ed una vita più longeva possibile:
<< Mangio una volta al giorno, complessivamente poco e rigorosamente vegetariano. Sono stato attaccato dai nutrizionisti che sostengono, probabilmente a ragione, che il pasto unico non è una buona abitudine alimentare. Io però non ho mai affermato che questa mia abitudine fosse una scelta dettata dalla salute. Sostengo che bisogna mangiare poco, ma sulla scansione dei pasti non sono un esperto: ho un atteggiamento del tutto personale verso il cibo. Per me mangiare è un premio, un atto di gioia, convivialità e socializzazione e dunque, se devo mangiare da solo, piuttosto non mangio.
In secondo luogo, mangiare è per me un gesto etico. Per questo mi rifiuto di cibarmi di esseri viventi che amo, come ho già detto, e che inoltre rappresentano un alimento non sostenibile per il pianeta. Il consumo di carne aumenta l’ingiustizia alimentare, che fa sì che oltre un miliardo di persone muoia di fame e altrettante muoiano per eccesso di alimentazione. Non posso sopportare questo paradossale squilibrio, e questo è un motivo ulteriore per cui la carne mi ripugna.
Mi piacciono invece i cibi semplici della dieta mediterranea: gli spaghetti al pomodoro e la pizza, ad esempio.
Un giorno alla settimana digiuno. Questo contribuisce a purificare il mio organismo. È una pausa per il fisico e un buon esercizio per la mente.
Il digiuno rende la mente più forte e più libera, dunque, più che una regola alimentare è per me un modo per forgiare il carattere, anche se la salute sicuramente ne trae giovamento. Se il corpo si purifica con alimentazione sana e digiuno, la mente diventa più efficiente, e questo è importante: ho già spiegato, infatti, come ritengo che la nostra età corrisponda a quella della nostra mente. >>
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Umberto Veronesi non era un credente. Se hai passato una intera vita in ospedale, se hai visto soffrire e morire migliaia di persone, e nessuno ti ha fatto uno studio Biblico da ragazzo per farti conoscere perché succedono queste cose, diventa difficile immaginare un Dio nella propria vita.
Ma nelle cose dichiarate sopra riguardanti l'alimentazione, aveva la massima competenza. Gli uomini possono:
1)- Superare i 60 anni e cominciare un'odissea di cancro, diabete, ictus, ecc. ecc.
2)- Oppure riuscire ad arrivare e a superare i 90 anni conducendo una vita piena, attiva, ed esente da malattie invalidanti.
Cosa fa la differenza nelle due possibilità?
Quello che decidono di mangiare. Le loro scelte alimentari.
lunedì 17 luglio 2023
NONNE TERRIBILI!
Le Persone Anziane non sono più quelle di una volta. Ricordate? Una volta passati i 65 anni, si entrava nell'età in cui si pensava di dover riposare, insomma si aspettava la morte.
Per molti era la normalità, passavano le giornate a letto! E’ OGGI?
ITALIA – LIVORNO
La sua vicina di casa gli aveva fatto proprio perdere la testa e così, nonostante i suoi continui rifiuti, lui ha continuato a corteggiarla, diventando ogni giorno sempre più insistente. A tal punto che la poveretta non ha potuto far altro, per farlo desistere, che denunciarlo. Protagonisti due anziani, un uomo di 80 anni e la donna di cui si è innamorato, di 72 anni.
Allora? Che ne pensate?
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lunedì 12 giugno 2023
MAMMA TORNA PRESTO_
Mamma è nata nel 1932 da una famiglia trasferitasi da Napoli a Salerno. Sicuramente immagino la sua vita da bambina piena di difficoltà. Durante la seconda guerra mondiale tutta la sua famiglia si rifugiò ad Altavilla Silentina per evitare i bombardamenti. La sua sarà stata una vita semplice, povera, ma credo non infelice. Non era sola, aveva due fratelli e due sorelle, e lei era la penultima.
Ma poi la guerra finì, e ritornarono a Salerno. Il padre, Salvatore, era un fotografo e comunque lavorava, aveva però un piccolo difetto, beveva, e la sera andava per osterie, questo causava
ulteriori difficoltà economiche, per fortuna sua madre, nonna Carmela, era una tipa tostissima, e la famiglia andò avanti, e intanto si cresceva. E mia Mamma diventò una ragazza, e poi una donna bellissima.
Io l’ho conosciuta nel 1953’, ed è stato subito un colpo di fulmine. Per molti anni ho creduto che mia Mamma fosse in realtà un angelo sceso dal cielo per rendermi felice. Lei non era solo bella, era tanto buona ed affettuosa con me. Era sempre pronta a difendermi, ricordo tante volte in cui mio padre mi disciplinava e lei si metteva fra me e mio padre prendendosi parte delle mie botte, che forse in parte meritavo anche, ma tanto lei per me sarebbe stata pronta a morire. Questo l’ho capito fin da subito.
Dopo di me sono nati altri cinque figli, e a volte capita che i primi figli vengono trascurati perché i più piccoli richiedono più attenzione. Io non mi sono mai sentito trascurato ed ho attinto tanto dalla sua gioia. Aveva un carattere dolce, solare, era socievole con tutti. Nei primi 25 anni della mia vita lei è stata sicuramente la persona più importante per me. E’ stata una Mamma, un’amica, una confidente, una complice, tutto.
Era instancabile, avvicinabile, ospitale, paziente, comprensiva, era tutto per me.
Quando ho conosciuto la verità, ha avuto appena un attimo di perplessità, ma poi disse:
<< Se mio figlio ha deciso di fare questa cosa, non può essere qualcosa di sbagliato! >>
Lo studio biblico fatto con i Testimoni di Geova gli fece conoscere realmente Dio, e nel 1979' si battezzò. Naturalmente questo gli procurò una forte persecuzione da parte di mio padre. Lei ha perseverato comunque con l’aiuto di Geova e della Congregazione e la sua fedeltà ha permesso che alcuni miei fratelli oggi sono Testimoni di Geova.
Le sorelle della Congregazione di Salerno se la ricordano negli anno 80’ e 90’ per la sua prontezza ad accompagnarle in predicazione. Mia mamma aveva l’auto e accompagnava tutte, a proposito, non ho mai conosciuto una donna che guidasse meglio di lei.
Negli ultimi anni, con la morte di mio padre, avrebbe potuto ancora essere tanto d’aiuto alla Congregazione, ma ha cominciato ad avere problemi di depressione e una forma di Alzheimer. Questo le ha fatto perdere parte della sua memoria e le ha tolto il suo meraviglioso sorriso e la gioia di vivere, le sue caratteristiche più belle.
Comunque nei pochi ultimi giorni in ospedale, i medici hanno fatto di tutto per convincerla ad accettare le trasfusioni di sangue, lei si è opposta decisamente con le ultime forze rimastegli.
Adesso Mamma lo so che non mi puoi più sentire, ma io ti dico lo stesso una cosa:
<< Mamma torna presto. Ma torna TU, quella di prima, il mio angelo sorridente, io spero con tutte le mie forze di riuscire ad essere li a riaccoglierti fra le mie braccia. >>
ARRIVEDERCI MAMMA_
lunedì 1 maggio 2023
COSA MANGI ?
giovedì 16 marzo 2023
CHI HA SPOSTATO IL MIO FORMAGGIO?
Lo avete letto? È un piccolo libro che è uscito qualche anno fa.
Una storiella breve, densa di significati e insegnamenti, che fa comprendere ai lettori l’importanza e il valore dell’apertura al nuovo. Viene raccontata come se fosse una fiaba ed i protagonisti sono dei topolini.
Il “Formaggio” è la metafora di quello che vorremmo avere dalla vita (un lavoro soddisfacente e appagante, una bella relazione d’amore, tranquillità economica).
I personaggi fronteggiano i cambiamenti inattesi, ma solo uno di loro affronta il mutamento con successo. E spiega agli altri quello che ha imparato.
Ognuno di noi ha la propria concezione personale della natura del formaggio, ma tutti aspiriamo a possederlo perché siamo convinti che non possiamo vivere senza.
Se riusciamo ad ottenerlo ne diventiamo dipendenti, se lo perdiamo o ci viene sottratto ne rimaniamo sconvolti.
Questo libro vorrebbe insegnarci che:
1)- I cambiamenti nella vita sono inevitabili.
Ci sarà sempre qualcuno nella vita che sposterà il nostro formaggio.
2)- Dobbiamo essere attenti e se possibile prevedere i cambiamenti.
Essere pronti, sapere cosa fare quando il nostro formaggio ci verrà sottratto o nascosto.
3)- Controllare il cambiamento.
Dobbiamo annusare spesso il formaggio, accorgersi se qualche situazione sta cambiando intorno a noi.
4)- Adattarsi rapidamente al cambiamento.
Perché non esiste un solo tipo di formaggio, potremmo trovarne anche uno migliore.
5)- Apprezzare il cambiamento.
Assaporare il gusto del nuovo. Le cose cambiano nella vita.
Non abituiamoci troppo, non dipendiamo totalmente da qualcosa o da qualcuno e nella vita ci sarà sempre qualcuno che sposterà il nostro formaggio.
Se lo sappiamo prima, ed accettiamo questa idea, affronteremo meglio i problemi futuri.
venerdì 13 gennaio 2023
ALZA LE TUE VELE_
Possiamo continuare a raccontarci che non siamo ancora pronti, che questo non è il momento giusto e che quando arriverà la possibilità e l'occasione avremo la giusta motivazione e allora finalmente riusciremo a realizzare i nostri progetti...
La verità è che alcuni stanno vivendo la loro vita come navi attraccate al porto con le vele ammainate.
Hanno paura di amare, perché qualcuno li ha fatto soffrire in passato. Hanno paura di affrontare anche un minimo sacrificio, perché è più facile trascorrere le giornate tra qualche effimero piacere. Hanno paura di fallire, perché non sono disposti ad accettare il rischio di provare a crescere.
Rimanere all'interno del loro “porto” in fondo gli dà una minima illusione di sicurezza. Perché rischiare? In mare aperto una tempesta potrebbe spezzarli e spazzarli via in una sola notte, mentre nelle loro acque stagnanti e silenziose non succede mai niente, si sentono al sicuro.
Non è più tempo di rimandare.
Mettiamo da parte scuse e paure. Concentriamo le nostre energie e le nostre risorse su ciò che desideriamo davvero nella vita e, alziamo le vele.
Ci attende un futuro meraviglioso_
lunedì 26 dicembre 2022
I SOMMOZZATORI DI ČERNOBYL'_
Il 26 aprile 1986 i reattori della centrale nucleare di Černobyl' in Ucraina esplosero rilasciando una nube tossica di sostanze radioattive che si estese sull'intera Europa. Quasi 400.000 persone furono costrette a lasciare le loro case.
Dieci giorni dopo le prime esplosioni, si scoprì che il sistema di raffreddamento dell’impianto non aveva funzionato a dovere e che c’era una piscina piena d’acqua sotto il reattore, estremamente radioattiva.
Secondo gli scienziati, una sostanza simile a lava avrebbe potuto invadere le ultime barriere di sicurezza. Questo avrebbe fatto precipitare il reattore nella piscina innescando una serie di esplosioni che avrebbero distrutto interamente molte città e reso a lungo l’Europa inabitabile.
Tre dipendenti della centrale, Aleksej Ananenko, Valerij Bezpalov e Boris Baranov, si offrirono volontari per tuffarsi nella piscina allo scopo di aprire le valvole di sfogo e far fuori uscire l’acqua .
Aleksej, era l’unico a sapere dove si trovavano le valvole, Valerij, era un soldato e un ingegnere dell’impianto. Boris, un normale lavoratore si offrì di accompagnarli per tenere una torcia accesa e favorire il lavoro dei due colleghi.
Da quel giorno del 1986' il disastro di Černobyl' ha mietuto migliaia di vittime. Senza il coraggio e l’altruismo di questi tre sommozzatori quelle vittime sarebbero state decine di milioni.
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Avete mai sentito parlare di questi tre uomini straordinari?
Questo è un mondo difficile da comprendere: è pieno di persone che passano le giornate a specchiarsi nella loro ignoranza.
Provate a chiedere se hanno mai sentito parlare di questi tre eroi. Se sanno che Dio ha un nome o qualche cosa della Bibbia, il messaggio di Dio per l'umanità. Troverete solamente una totale chiusura mentale.
Per sopravvivere, per staccarsi dalla massa, bisogna essere degli eroi spirituali, dei veri uomini, delle super-donne. Gli esseri umani normali non ce la possono fare, bisogna diventare persone speciali.
Siamo contenti che Dio ci ha attirato alla verità e ci ha permesso di diventare persone speciali?
giovedì 8 dicembre 2022
LA LIBERTÀ _
Il concetto di libertà è molto sopravvalutato.
Abbiamo sempre pensato di essere fortunati nel vivere in Italia. Qui c'è la democrazia, siamo liberi...
Quello che è successo col corona virus ci ha dimostrato che non è vero. Noi non siamo liberi. Viviamo in una comunità ed è giusto rispettare le normative. Nessuno è libero di fare quello che gli pare. A volte le leggi, le limitazioni e i divieti sono per il nostro bene.
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Immaginate la scena. Stamattina avete deciso di venire allo zoo. State passeggiando ed è una bellissima giornata di sole. All'improvviso sentite delle grida, e anche il ruggito di un leone, non vi meravigliate di questo, siete allo zoo.
Il problema è che guardando alla vostra sinistra vedete una gabbia aperta, e leggete anche la scritta davanti alla gabbia:
E cominciate ad allarmarvi, e poi a 100 metri da voi lo vedete libero che vi si avvicina. Come avrà fatto ad uscire dalla gabbia?
Cosa fareste voi? Vi dico cosa farei io. Entrerei nella gabbia. E mi chiuderei dentro.
La libertà è un concetto molto sopravvalutato_
mercoledì 2 novembre 2022
COSA ABBIAMO DI BELLO?
Come consideriamo la nostra vita? Ci piace la nostra casa?
Apprezziamo la nostra famiglia?
Certamente oggi non possiamo aspirare ad una vita perfetta e senza ostacoli, ma lamentarsi sempre di tutto non sarà mai la soluzione.
Conoscete la storia del contadino e del poeta?
Un contadino stanco della solita routine quotidiana tra campi e duro lavoro, decise di vendere la sua tenuta.
Dovendo scrivere il cartello per la vendita pensò di chiedere aiuto al suo vicino che possedeva delle doti poetiche innate.
Questi accettò volentieri l’incarico e scrisse per lui un cartello che diceva:
<< Vendo un pezzettino di cielo, adornato da bellissimi fiori e verdi alberi, con un ruscello di acqua pura e cristallina. >>
Dopo avere consegnato il cartello al contadino il poeta partì per un viaggio di alcuni mesi. Al ritorno era convinto di trovare un nuovo vicino e invece ritrovò lo stesso contadino impegnato nei consueti lavori agricoli, e quindi gli chiese:
<< Amico come mai hai deciso di non vendere più? >>
Il contadino gli rispose sorridendo:
<< Dopo aver letto il cartello che avevi scritto, ho capito che possedevo un bel pezzo di terra e che non ne avrei mai trovato un altro migliore. >>
Abbiamo compreso la lezione per noi?
Non aspettiamo che arrivi un poeta a farci un cartello che ci dica quanto è meravigliosa la nostra vita, la nostra casa e la nostra famiglia.
Invece di andare alla ricerca di mete inesplorate e incerte impariamo a riconoscere la bellezza di quello che abbiamo.
giovedì 13 ottobre 2022
ANCHE QUELLO E' UN CICLO_
Riflettere sulle meraviglie della creazione è sempre qualcosa che ci fa sentire la premura. l'interesse e la bontà che il nostro impareggiabile Creatore ha messo in ogni sua opera.
Pensate al "ciclo dell'acqua."
Il sole scalda l'acqua presente negli oceani e sulla superficie terrestre e la fa evaporare per formare le nuvole. Quest'acqua rimane nell'atmosfera per una decina di giorni e poi cade al suolo sotto forma di pioggia e neve. L'acqua infine torna agli oceani e in altri bacini attraverso i fiumi. Questo ciclo si ripete all'infinito.
E poi c'è il ciclo dell'acqua inventato dagli uomini. Anche quello è un ciclo.
Apri il rubinetto di casa ed esce l'acqua. Ti arriva la bolletta da pagare. Vai alla posta e la paghi.
Oppure:
Apri il rubinetto di casa ed esce l'acqua. Ti arriva la bolletta da pagare, non hai i soldi e quindi non la paghi. Apri il rubinetto di casa e non esce più niente.
E per fortuna fino ad oggi nessuno ha ancora pensato di farci pagare anche l'ossigeno che respiriamo.
Felice giornata compagneros.
sabato 1 ottobre 2022
AI MONOPATTINI_
A guidare un’auto nel traffico cittadino si rischia molto.
Automobilisti distratti, arrabbiati e indisciplinati.
Può capitarti di incrociare un drogato o qualcuno sotto l’effetto dell’alcol.
Poi ci sono le bici che dovrebbero viaggiare nelle apposite corsie riservate loro e invece spesso te le trovi davanti che ti tagliano la strada, passano con il rosso. Quando cerchi di sorpassare qualche ciclista per non investirlo vai spesso a finire nella corsia opposta e rischi l'auto, la vita tua e di chi ti viene di fronte.
Negli ultimi anni si è aggiunto un altro problema. I monopattini che aumentano sempre di più.
E allora cosa può succedere? Quello che è successo a Rimini qualche tempo fa:
Un ragazzo in monopattino è vittima di un incidente con un automobilista, arriva un’ambulanza a soccorrerlo, ma lungo il percorso travolge un altro ragazzo in monopattino.
Se poi ci metti che sul secondo monopattino viaggiava un giovane medico e che era anche ubriaco con un tasso alcolemico di 1,86g/l, ovvero quasi il quadruplo del limite consentito dal Codice della Strada, capisci, che come diceva un noto personaggio capitolino:
<< Annamo bene. Annamo proprio bene! >>
giovedì 15 settembre 2022
NON CE LA PUOI FARE_
Quante volte nella vostra vita avete incontrato persone negative? Quel tipo di persone che non credono a niente, non vogliono fare niente e soffrono se voi volete fare qualcosa?
Le loro frasi preferite sono:
<< Non vale la pena. Tanto è inutile. Chi te lo fa fare. >>
Le parole che ascoltiamo hanno un grande potere sulla nostra mente, potere molto spesso sottovalutato. La nostra mente è assolutamente precisa nel registrarle e ascoltare messaggi negativi ci scoraggia, ci deprime e reca danni alla nostra volontà. Deruba le migliori speranze del nostro cuore.
Ci vuole un grande sforzo per perseverare quando qualcuno ti dice di continuo che tanto non ce la farai mai. Dovremmo imparare a divenire sordi a questi messaggi. Ce la faremo?
Sarà più semplice per noi se ricorderemo la storia del: " Ranocchio Sordo."
Era stata organizzata una gara di corsa per ranocchi. Il traguardo era sulla cima di una collina e si radunò molta gente per seguirli e fare il tifo.
La corsa si rivelò più dura del previsto e la gente nel guardarli arrancare cominciò a commentare:
<< Che pena, non ce la faranno mai! >>
I ranocchi poco alla volta cominciarono tutti a desistere, erano sempre meno quelli che tentavano di raggiungere la cima.
E la gente continuava a commentare ad alta voce:
<< Fermatevi! Così rischiate di morire, è un'impresa impossibile per un ranocchio. >>
Alla fine tutti si arresero e si ritirarono dalla gara tranne uno solo, che con grandi sforzi riuscì a raggiungere la cima e vincere la gara.
A questo piccolo campione fu consegnata una targa ricordo ed una coppa. Avrebbero voluto anche intervistarlo ma non fu possibile perché il ranocchio vincitore era sordo dalla nascita.
Capita la morale? Non ascoltate le persone negative e cercate di essere sempre sordi quando gli altri vi dicono che non potete realizzare i vostri sogni.
Avete un grande obbiettivo da raggiungere. Imparate a diventare sordi verso chi vuole privarvi della vittoria.
venerdì 26 agosto 2022
NEURONI ALLO SPECCHIO_
'Durante tutte le loro sofferenze, soffri anche lui...’ Isaia 63:9
Colpisce la capacità di Dio di comprendere a tal punto le nostre sofferenze da averne una partecipazione emotiva. Egli soffre insieme a noi.
Gli esseri umani sono stati creati a immagine e somiglianza di Dio, significa che abbiamo anche noi la capacità di immedesimarci e divenire partecipi dei sentimenti e delle sofferenze altrui?
Certo che sì! La capacità di riuscirci ha un nome: Empatia!
Grazie ad essa possiamo addirittura riuscire a sentire il dolore degli altri nel nostro cuore.
Ma c'è una spiegazione logica e scientifica di come questo possa avvenire?
La spiegazione logica e scientifica si chiama: “Neuroni specchio".
Essi sono una classe di neuroni motori che nel nostro cervello si attivano involontariamente sia quando eseguiamo un'azione finalizzata, sia quando osserviamo la medesima azione finalizzata compiuta da un altro soggetto qualunque.
Ecco il motivo per cui ci immedesimiamo nelle storie. Ecco perché piangiamo quando vediamo un film. Riusciamo ad entrare a tal punto nella storia da diventarne quasi protagonisti.
È come se tutto quello che stiamo vedendo nel film stesse accadendo proprio a noi. Entriamo completamente nel personaggio.
Naturalmente noi possiamo accrescere ulteriormente questa speciale abilità di aiutare gli altri diventando più attenti ai loro bisogni, più aperti, più interessati, più premurosi, più capaci di riflettere un'autentica personalità Cristiana.
Insomma visto che abbiamo questi neuroni: usiamoli bene per aiutare gli altri.
domenica 31 luglio 2022
QUELLI CHE FISSANO UNO SCHERMO_
In breve tempo siamo passati dalla generazione con lo schermo fisso, alla generazione di:
Quelli che fissano uno schermo.
Forse prima vivevamo una vita ricca di relazioni. La famiglia, gli amici, i colleghi di lavoro, il gruppo delle mamme, i compagni di calcetto, i patiti della palestra…
All'improvviso ci siamo trovati tutti rinchiusi nelle nostre case. Come abbiamo vissuto questa esperienza?
Avete mai sentito dire che dietro ad ogni crisi si aprono delle opportunità? La segregazione del corona-virus è’ stata un’occasione unica per aiutarci a capire l’importanza di concentrarci sulle nostre famiglie.
Certo i Social Network possono fare compagnia:
I contatti su WhatsApp, le dirette su Instagram, le riunioni su Zoom, i gruppi su Facebook, le video-chiamate …
Il corona-virus è stata un’occasione speciale per capire che la nostra famiglia viene prima di tutto. Si, prima dei video, dei post, delle gallerie e dei messaggi.
Non vogliamo mai dare ai nostri figli, al nostro partner e ai nostri amici, la sensazione che per noi contano meno di uno schermo.
Anche perché un giorno ci stancheremo di guardare gli schermi dei nostri apparecchi tecnologici e cercheremo ansiosamente lo sguardo dei nostri cari.
Li troveremo ancora felici al nostro fianco?
È vero che intorno a noi ci capita di vedere cose strane. Al bar, al ristorante e nelle sale d’aspetto vediamo soltanto gente silenziosa concentrata sul proprio Smartphone.
Noi cerchiamo di essere persone sane ed equilibrate. Non fissiamoci su degli schermi, guardiamo chi ci sta intorno, e soprattutto parliamo con gli altri ed abbracciamo le persone che ci vogliono bene.
martedì 19 luglio 2022
COSE DA NON DIRE MAI_
A tutti piacerebbe aiutare un amico in difficoltà. Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo...
Alcune frasi e modi di dire sarebbero proprio da evitare. Non aiutano e sono addirittura fastidiosi.
MA SI, TRANQUILLO, VEDRAI CHE POI PASSA_
Questa è una delle frasi più fastidiose che una persona nel bel mezzo di un problema esistenziale vuole sentirsi dire.
Pretendere che una persona che sta vivendo un momento “brutto” si convinca all’istante che “poi passa” è pretenzioso e, anche, dannoso. Tranquillizzare a oltranza gli altri è gratuito e spesso inutile, così come è gratuito e spesso inutile cantare “andrà tutto bene” da un balcone mentre per strada la gente muore.
C’È ANCHE CHI STA PEGGIO_
Questa è proprio la frase che ci piace sentirci dire quando la nostra vita ha la parvenza di un piccolo e malconcio vascello nel mezzo di una tempesta. Allo stesso tempo, però, una frase del genere va dosata con estrema cura e usata soltanto quando l’interlocutore è calmo, tranquillo e disposto a un ragionamento costruttivo.
DEVI VEDERE IL BELLO NELLE COSE_
Questa frase è veramente brutta. A volte non si riesce proprio a vedere il bello nelle cose.
Si potrebbe riuscire a farlo nel tempo, ma non subito.
SI CHIUDE UNA PORTA E SI APRE UN PORTONE_
Non è la cosa che ci piace sentirci dire, non subito almeno.
Anche se fosse vero che dopo una porta chiusa si apre un portone (e non sempre lo è), resta comunque una frase da usare con le pinze, soprattutto quando il nostro interlocutore è in fase di stress.
È SOLO NELLA TUA TESTA_
Il fatto che sia solo nella sua testa, non lo rende meno reale.
Lui il male lo sente realmente. Bisogna rispettare i sentimenti altrui.
venerdì 1 luglio 2022
LA PROVA DEL DNA_
L’idea, già
applicata in altre città nel mondo, arriva da Atrani, comune della Costiera
Amalfitana di circa 800 abitanti.
Al ritrovamento di un
escremento, gli agenti della polizia locale in collaborazione con la società in
house del Comune, preleveranno un campione e lo faranno analizzare, in modo da
risalire al proprietario del cane che sarà immancabilmente sanzionato.
Tutti i proprietari e detentori
di cani che sono residenti, domiciliati o soggiornano per un periodo superiore
a sette giorni ad Atrani (turisti compresi) saranno tenuti ad identificare geneticamente
il proprio animale.
Si incomincerà così per cercare
di risolvere questo eterno problema, poi magari in futuro